Seashell House

Secondo alcune versioni dei miti e secondo gli inni omerici, la Dea Afrodite, dea della bellezza e dell’amore “che move il sole e l’altre stelle”, nasce da una conchiglia, come una perla dentro un’ostrica. Per questo le conchiglie erano sacre ad Afrodite ed erano un dono che gli innamorati nell’antichità si scambiavano come pegno dei loro sentimenti. 
L’amore come una perla nascosta in un fragile involucro, l’amore da cui nasce una famiglia e per cui si costruisce una casa. 
Il progetto si manifesta nella sua forma. 
Elemento focale: il tetto, costituito da travi che simulano sulla facciata verso il mare un andamento ondulatorio degradante verso le estremità. 
Una serie di colonne affusolate sorreggono il tetto e si arretrano all’interno rispetto al filo dei muri perimetrali che costituiscono una parete vetrata continua appesa alla copertura.
La conchiglia è raffigurata nell’atto di aprirsi: il panorama marino circostante entra dentro l’abitazione e il mare diventa la parete simbolica.

Tutto è permeabile; eppure, la conchiglia rimane ferma sulla costa rocciosa. 
Anche all’interno il mare si fa presente: alle pareti lastre di vetri di murano e ceramica ne riprendono i disegni e i colori; l’arredamento diventa sinuoso come il divano o il letto e richiama le onde marine.
L’esterno non è invadente, ma al contrario le attività svolte all’interno si rivolgono tutte a guardare fuori: un rapporto stretto con la natura e il mare. 
Il mare che conosce l’agitazione dell’animo umano, ma il mare che calma, che avvolge, che abbraccia e protegge l’amore racchiuso in una perla in una Seashell house.